La grande novità di quest’anno a “Reptilius”, però, saranno i Triops. Di cosa si tratta? Prima di tutto la curiosità sul nome. Triops deriva dal greco e significa “Tre Occhi”. Già questo basta a incuriosire, ma la cosa più strabiliante è che si tratta di un genere di crostacei comparsi sulla Terra oltre 200 milioni di anni fa, tuttora esistenti e pertanto considerati dei fossili viventi. I Triops, il cui habitat sono le pozzanghere e gli stagni, sono molto utilizzati a fini didattici ed è proprio questo lo scopo del progetto curato da Paolo Veronesi del gruppo “Triops Italia” nel laboratorio “Scopri l’affascinante mondo degli animali che camminavano con i dinosauri”.
Attraverso speciali microscopi, i “bambini di ogni età” in ripetute sessioni sia al sabato che alla domenica potranno osservare questi incredibili insetti, vivi. Non solo: anche le blatte tropicali mentre allattano i loro piccoli e insetti stecco che si nascondono fra le spine. Inoltre fotografare le mantidi fantasma e contare le zampe di un millepiedi africano. Nessuno di questi animali è velenoso, quindi l’esperienza diretta è possibile senza alcun rischio.
Sarà quindi una vera area didattica quella allestita da “Triops Italia”, con teche, stampe e fotografie a grandi dimensioni e tantissimo materiale da mostrare e fare scoprire a chi ha 3 anni, ma anche a chi ne avesse 103.
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